Carmelo Arezzo
Presentazione alla mostra personale alla galleria il Sagittario
“Interno con bambola” ripesca in memoria il mito dell’infanzia, e fa
della bambola infagottata nelle trine la istintiva proiezione di una
ingenuità defraudata. Si interroga, poi, sulla vacuità di un
erotismo di carta, nei riflessi accennati di una piega, su una
parete che sembra vergognarsi (più che la modella) della sua nudità.
Ripropone la sapienza di un arredamento datato “senzatempo” e
segnato da una patina di irrisolta precarietà. Sembrano quelli di
questo quadro di Lo Presti (ma un po’ tutti i mobili e gli oggetti
d’arredamento delle altre sue composizioni) mobili in attesa di
essere imballati per un nuovo incerto trasloco. Lungo il triangolo
delle presenze che affollano la tela, al centro, nella solitudine
pensosa di un bicchiere in attesa (da quando? da sempre?) sul
comodino; nel vuoto caotico di tante presenze che hanno preferito
assentarsi; così, esemplificando la quotidiana, forse anche banale,
incapacità ad essere integralmente se stessi, Lo Presti va alla
ricerca di un nuovo dialogo per un nuovo, diverso, mondo.
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